Dentro e Fuori dal Comune vi porta a Sant’Angelo Lodigiano, città di circa 13mila abitanti a sud del capoluogo di provincia Lodi, attraversata dal fiume Lambro. Il toponimo locale sembrerebbe essere legato alla figura dell’arcangelo Michele, presente anche nello stemma comunale e la cui imponente statua campeggia sull’alto campanile della Basilica, fortemente venerato dai longobardi. Del suo legame con il suo fiorente passato e di come la cittadina guardi al futuro, la giornalista Silvia Valenti ne parla con il sindaco Cristiano Devecchi, accolta nella sala consiliare del municipio.
Il territorio di Sant’Angelo Lodigiano fu a lungo assoggettato alla dominazione spagnola. Ne sono testimonianza i resti dei bastioni in laterizio, esempio di architettura difensiva del tardo 1300, il cui elemento architettonico più rilevante è la Torre della Girona, a base quadrata, che ancora oggi svetta su viale Partigiani. Le mura delimitavano l’antico centro abitato, ma è il magnifico castello Bolognini a rappresentare l’edificio più considerevole del passato militare di Sant’Angelo Lodigiano.
In questa puntata ne esploriamo le sale, l’elegante cortile e i suoi tre musei curati dalla Fondazione Morando Bolognini: un’esposizione di arredamento e opere d’arte di diverse epoche, un’armeria e una biblioteca con oltre duemila volumi, un’esposizione incentrata sulla storia dell’agricoltura e una galleria dedicata al pane.
La cittadina è immersa nella campagna, paradiso per le attività all’aria aperta, come l’equitazione. La conduttrice vi porta a conoscere un centro ippico davvero speciale, “Il Gelsomino”, che allena e prepara gli atleti cavalli per le gare. Assaporiamo le specialità locali, con i salumi prodotti da generazioni dall’enogastronomia F.lli Rusconi, gelosamente custoditi in un vero e proprio caveau. Sant’Angelo Lodigiano ha dato i natali a Francesca Saverio Cabrini, missionaria che dedicò la sua vita ad assistere i migranti soprattutto in America. Fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, acquisì la cittadinanza statunitense e nel 1946 fu proclamata Santa. Ne visitiamo la Casa Natale, accompagnati dalla direttrice Alessandra Bergamaschi: un luogo che racchiude aneddoti e monili che raccontano i suoi viaggi e il suo impegno per gli emarginati, in particolare le donne. Qui incontriamo anche Suor Terezinha Esperancia Morandi, missionaria che con passione porta avanti l’eredità di Madre Cabrini.
A Santa Francesca Cabrini è co-intitolata anche la Chiesa Parrocchiale, insieme a Sant’Antonio Abate, che porta il titolo di basilica minore, di cui approfondiamo le bellezze artistiche con l’aiuto di Mons. Enzo Raimondi.